Smettere di Fumare: se lo Vuoi, Puoi!
Fare finta che il fumo sia un piacere e non un vizio invalidante per la salute di ogni persona è il primo passo falso che possiamo commettere se parliamo di sigarette.
Smettere di fumare infatti è una decisione che, prima di essere attuata, deve presupporre una presa di coscienza decisa e irremovibile.
Sappiamo quanto è difficile provarci, e quante volte si inizia un percorso di “disintossicazione” che viene poi stoppato.
In situazioni come questa è l’equilibrio mentale che veicola e mantiene costante la volontà di portare a termine l’obiettivo di smettere di fumare.
La motivazione è infatti il motore principale che ci permette di non avere ricadute o ripensamenti sulla decisione, di interrompere questo vizio non salutare per noi e per chi ci sta intorno.
Un fumatore medio fuma almeno un pacchetto da 20 sigarette al giorno e questa abitudine diventa talmente spontanea e inconscia da non rendersi conto di molti fattori di rischio ad esso collegati.
Primo fra tutti, la criticità sul sistema cardiovascolare. Il cuore e le arterie infatti sono le principali vittime di questo circuito vizioso del fumo.
Ciò che ne deriva è la formazione di placca aterosclerotica che concorre ad ostacolare la circolazione sanguigna, portando, di conseguenza, la possibilità di contrarre infarti ed ictus.
Tuttavia il vizio del fumo non ha ripercussioni solo su chi fuma ma anche su chi lo percepisce o indirettamente lo subisce: parliamo di fumo passivo e fumo di terza mano.
Nel primo caso ci riferiamo alle persone che frequentano i fumatori e sono “costretti” a respirarlo; nel secondo caso invece ci riferiamo a tutti quegli elementi, ad esempio casalinghi, che si impregnano delle sostanze del fumo.
Nello specifico, un fumatore che consuma regolarmente il suo vizio tra le mura di casa, potrebbe mettere a rischio la salute dei suoi figli poiché le particelle di fumo che si depositano sui muri o negli indumenti, potrebbero venire a contatto con loro creando un ambiente non salutare e facendogli sviluppare un aumento dello stress ossidativo e un mancato funzionamento dell’endotelio.
Se non volete farlo per voi stessi, perché sicuri e consapevoli di non avere la giuste motivazioni per rinunciare a questo vizio, sebbene potreste recuperare salute e denaro, potete cominciare a pensare al futuro dei vostri figli.
Non abbiate paura di provarci, di soffrire di astinenza o di ricorrere all’aiuto di specialisti perché è la migliore scelta che potete prendere per il futuro, vostro e di chi vi circonda.